Cos‘è l’umidità di risalita capillare
La Soluzione Heritage Preservation LAB – Nanotecnologia
Il degrado da umidità ascendente
L’umidità da risalita capillare è la conseguenza della capacità dei materiali costruttivi di assorbire l’acqua presente nel terreno, con la conseguente diffusione capillare verso l’alto e l’evaporazione superficiale.
All’interno di questo processo, il degrado è causato dai sali che si diffondono nei muri veicolati dall’acqua e che, in fase di evaporazione di quest’ultima, si cristallizzano aumentando di volume e creando notevoli pressioni interne, con conseguente distacco dell’intonaco o degrado della parte superficiale del materiale di cui è composto il muro.
Il degrado legato all’umidità da risalita capillare è piuttosto comune soprattutto negli immobili di vecchia concezione a causa dell’inadeguatezza o inesistenza di idonei sistemi di protezione delle componenti edilizie a contatto diretto con il terreno, sia verticali che orizzontali.
La fisica dell’umidità ascendente
La ricerca in ambito della fisica nella micro-fluidodinamica hanno evidenziato che il movimento dell’acqua all’interno delle murature è sostanzialmente generato da debolissime forze attrattive di natura elettrostatica che le pareti dei capillari dei materiali silicei esercitano sulle molecole d’acqua.
Dal punto di vista elettrico, la molecola dell’acqua, complessivamente neutra, può essere vista dal punto di vista elettrico come un dipolo elettrico, Il “polo positivo” della molecola dell’acqua, in un capillare di muratura, viene attratto dalla parete stessa e si crea uno strato d’acqua adsorbito aderente al silicio. Questo, a sua volta, attrae un secondo strato d’acqua, questa volta con legami più deboli (doppio strato di Helmotz, fine ‘800). La formulazione dei modelli di Helmotz è stata negli anni modificata e arricchita con modelli più complessi che prevedono sempre un orientamento ordinato e un’adesione dei dipoli all’interfaccia solido-liquido. La forza conseguente a questo processo attrattivo è la causa della risalita dell’acqua nei capillari con altezze che variano secondo il diametro dei tubi capillari di ogni materiale (legge di Jurin).
L’altezza della risalita dipende sia dal tipo di materiale che dalla concentrazione dei sali che generano la differenza di potenziale elettrostatico e quindi la forza sul dipolo elettrico.
La soluzione H2Out
In passato ma anche oggi si tenta di arginare l’umidità ascendente intervenendo dal punto di vista edile, con l’introduzione di barriere fisiche o chimiche, andando pertanto ad intervenire in modo invasivo sul manufatto edilizio, compromettendone in parte la statica e comunque l’integrità dal punto di vista storico ed artistico.
Negli ultimi decenni lo studio approfondito dei modelli elettrofisici che regolano anche la risalita dell’acqua nei capillari murari ha portato alla nascita di diversi sistemi in grado di contrastare il fenomeno dell’umidità ascendente: l’intuizione è stata quella di andare a provocare un’azione di “disturbo” sulle molecole all’interfaccia solido-liquido con un campo elettromagnetico, contrastando la risalita dell’acqua.
Gli studi fatti dalle università e dagli istituti di ricerca in questi anni hanno verificato che i sistemi elettrofisici danno risultati soddisfacenti nel campo della soluzione dell’umidità di risalita capillare. All’interno delle proposte tecnologiche esistenti 4ward360 si affida all’ultima innovazione nel campo della deumidificazione muraria, con la tecnologia a multifrequenza H2Out.
La multifrequenza di H2Out è l’ultima evoluzione degli apparecchi di tipo elettrofisico perché, generando una sequenza di impulsi a diverse frequenze che si ripete ad intervalli stabiliti, permette di ottenere risultati eccellenti su tutte le strutture murarie a prescindere dalla geometria dei pori capillari, dalla concentrazione dei sali e dalla composizione della muratura stessa.